Batteria al radio radioattivo 

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origine ger: 9.10.2009 / 8.03.2015   



Batterie di lunghissima durata per lunghi viaggi spaziali

Il Radio è molto radioattivo ed è un prodotto che deriva dalla decomposizione dell'Uranio. Ha un tempo di mezzamento di ca. 1600 anni ed è molto pericoloso. Il Radio è chimicamente simile al Calcio e viene incorporato nelle ossa. In passato il Radio è stato usato nelle vernici auto-luminescenti per i numeri e le lancette degli orologi. Ma dopo che le pittrici dei quadranti di orologi hanno subito dei danni alla salute irreparabili e sono decedute, queste vernici sono state vietate.




La mia idea di una batteria radioattiva

Batteria di lunga durata per i viaggi interplanetari dotata di riempimento luminescente al radio oppure di un'altra sostanza radioattiva luminescente

Per spedizioni con equipaggio umano alle periferie del sistema solare il radio potrebbe essere molto utile. Dato che là i pannelli solari ed i riscaldamenti chimici non saranno più sufficienti. Per questo motivo si necessiterà dell'energia nucleare nelle astronavi. Ma anche gli altri elementi radioattivi, ben rinchiusi e protetti, potranno risultare molto utili. In caso di un lunghissimo viaggio interplanetario (10 - 15 anni) la luminescenza del radio è molto utile.

Quando poi si ritornerà verso la Terra, le batterie radioattive, le sostanze nocive e le barre nucleari consumate si potranno semplicemente staccare dall'astronave ancora prima del frenaggio. Con la giusta spinterella queste cadranno nel Sole. Inoltre l'astronave, con meno peso, necessiterà di meno combustibile per frenare il suo viaggio di ritorno verso la Terra, e uno smaltimento sulla Terra non sarebbe più necessario.

Eccovi come costruirei una tale batteria con una luminescenza di lunga durata.

batteria di lunga durata, riempita di materiale radioativo fosforescente

Nella sostanza luminescente, contenente sostanze radioattive, ci infilerei delle cellule fotovoltaiche situate su lastre simili ai pannelli solari. Ciò significa che la sostanza luminescente dovrebbe irradiare della luce per molto tempo. Sarebbe ideale un periodo di luminescenza di circa 30 anni. Queste batterie si potrebbero usare anche in lontani laboratori spaziali, come su Plutone. Se poi, a causa della luce rinchiusa, la batteria dovesse emanare del calore, allora ancor meglio. Il calore infatti si può utilizzare molto bene nelle fredde zone dello spazio immenso.

Le cellule fotovoltaiche si dovrebbero vetrificare molto bene con del cristallo al piombo ed il mantello della batteria dovrebbe essere fatto del miglior acciaio e ben sigillato. La batteria finita si dovrebbe apporre sui lati esterni dell'astronave, ben protetta dai microasteroidi, in modo da poterla scaricare in qualsiasi momento.

La fabbricazione di queste batterie si dovrebbe eseguire chiaramente con dei robot industriali. Meglio ancora sarebbe se si sposterebbe la produzione sulla Luna.






Copyright © 2009.11 Pierluigi Peruzzi
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